Andare in montagna con i bambini è ogni giorno un piccolo gioco… ma anche una sfida. C’è la fatica di convincerli a camminare passo dopo passo, e quella dei genitori che, tra un “quanto manca?” e l’altro, si ritrovano a spingere passeggini lungo salite che ti fanno quasi venire il torcicollo. Ma proprio lì, dentro quella fatica, nasce la magia.
Perché tutto intorno è un susseguirsi di emozioni, i sensi si accendono davanti a cieli incredibili, giornate di sole limpide, il verde che sembra non finire mai, e quel profumo inconfondibile di aria pulita che sa di libertà. Si cammina senza limiti, ci si concede una pausa distesi al sole, e si scopre che la fatica diventa parte della gioia.
Ci sono però piccoli accorgimenti che rendono il soggiorno ancora più sereno: se in viaggio ci sono neonati è meglio non superare i 1.500 metri di altitudine, perché l’aria, seppur purissima, può essere troppo asciutta per i più piccoli. Il sole in quota è un compagno luminoso ma anche furbetto, perciò non può mancare una protezione solare 50+, leggera ma potentissima, capace di coccolare la pelle mentre la protegge. E naturalmente l’accessorio irrinunciabile per tutta la famiglia resta il cappellino, o una bandana chic e funzionale, perfetta per sdrammatizzare ogni outfit da montagna con un tocco di stile.
E poi c’è l’emozione più forte: passo dopo passo, si arriva finalmente alla vetta. Un misto di sollievo, orgoglio e felicità che ti fa dimenticare tutto il resto. Perché la montagna è così, ti mette alla prova, ma ti regala momenti che restano nel cuore.
